Smart technologies, digitalizzazione e capitale intellettuale. Sinergie e opportunità

a cura di Rosa Lombardi Maria Serena Chiucchi Daniela Mancini

Negli ultimi anni, lo studio delle smart technologies, della digitalizza- zione aziendale e del capitale intellettuale ha suscitato sempre più l’interesse delle comunità scientifica e professionale. Molteplici prospettive di studio e applicative, nonché discussioni critiche e interpretative, sono state avviate, pur nella consapevolezza che gli effetti di taluni fattori ed elementi strategici riconducibili ai tre stream di ricerca in esame potranno essere apprezzati compiutamente solo nel prossimo futuro.

In questo contesto, gli studi di Economia Aziendale stanno offrendo un trampolino di lancio sia teorico, sia pratico, per una interpretazione fair degli aspetti definitori, dei punti di forza e debolezza, degli effetti e delle opportu- nità derivanti dalle smart technologies, dalla digitalizzazione aziendale e dal capitale intellettuale (Chiucchi e Nespeca, 2018; Cuozzo et al., 2017; Lom- bardi, Dumay, 2017; Mancini, 2020).

Gli elementi di natura intangibile richiamati nei tre stream di ricerca con- figurano il novero degli asset immateriali di cui dispongono le organizza- zioni contemporanee. Tali asset intangibili di frontiera possono essere altresì distinti dagli asset immateriali tradizionali, ricompresi ad esempio nelle va- lutazioni di bilancio, ovvero misurazioni contabili (es. marchi, licenze, costi di sviluppo, avviamento).

Orbene, una breve definizione delle smart technologies, della digitalizza- zione aziendale e del capitale intellettuale appare necessaria nell’ottica della costruzione di nuove opportunità di crescita delle aziende, in un contesto am- bientale sempre più complesso e mutevole.

Le smart technologies sono definite da più fonti autorevoli (Lamboglia et al., 2018; Lombardi, 2019; Trequattrini et al., 2016) e promanano dall’ado- zione delle innovazioni tecnologiche da parte delle varie organizzazioni. Se- condo un approccio knowledge-based, le smart technologies sono l’intelli- genza artificiale (artificial intelligence), l’internet delle cose (internet of things), i big data e analytics, la blockchain, la cybersecurity, ma anche tutti gli altri asset individuati dall’Industria 4.0 (www.mise.gov.it): manifattura additiva, cloud, internet industriale per la comunicazione tra processi, inte- grazione informativa verticale e orizzontale, realtà aumentata, simulazione tra macchinari interconnessi.

La digitalizzazione aziendale accoglie i cambiamenti tecnologici delle aziende aperte all’adozione di strumenti digitali per registrare e condividere informazioni (Li et al., 2016; Secundo, Lombardi, 2020) con i vari stakehol- der (es. clienti, istituti di credito, fornitori). I processi che conducono all’ado- zione di tecnologie digitali inquadrano la trasformazione digitale (Mancini e al., 2017).

La tassonomia più ricorrente nel definire il capitale intellettuale riconosce principalmente tre elementi a supporto di quest’ultimo (Chiucchi et al., 2018; Cuozzo et al., 2017): capitale umano (es. configura l’insieme delle cono- scenze e competenze detenute dalle risorse umane), capitale relazionale (es. relazioni con i diversi stakeholder; aspetti reputazionali) e capitale strutturale (es. know-how e procedure). Le dimensioni a supporto del capitale intellet- tuale agiscono sinergicamente per l’ottenimento di risultati differenziali da parte delle aziende contemporanee.

Il presente volume si propone di offrire una visione d’insieme delle smart technologies, della digitalizzazione aziendale e del capitale intellettuale, al fine di delinearne i profili salienti in chiave economico-aziendale, anche at- traverso l’analisi delle loro sinergie. Precisamente, l’investigazione di tali stream di ricerca riveste particolare importanza nell’attuale scenario econo- mico-aziendale, contraddistinto sia dall’avvento della quarta rivoluzione in- dustriale (Industria 4.0), sia da molteplici complessità e turbolenze ambien- tali (es. i disastri epidemici tra cui la nuova emergenza mondiale della pan- demia SARS-COV-2; il climate change).

Pertanto, la riflessione scientifica su questioni relative all’analisi e alla definizione delle sfide e delle opportunità derivanti dalle smart technologies, dai processi e percorsi di digitalizzazione aziendali e dal capitale intellettuale rappresenta sia un contributo fondamentale al supporto e allo sviluppo delle aziende, sia il volano per dare avvio a talune valutazioni (es. strategiche, con- tabili, economiche, finanziarie), attuando un decision-making consapevole e condiviso (Lombardi et al., 2020) da parte di varie tipologie di organizzazioni (es. aziende profit e non profit). Da qui, il modello di comportamento aziendale nonché il modello di business delle organizzazioni contemporanee vengono ad accogliere alcuni principi della sostenibilità, preservando la crea- zione di valore, la collettività e l’ambiente.

I contributi di ricerca raccolti in questo volume rappresentano il fruttuoso lavoro del Gruppo di Studio “Smart Technologies, Digitalization & Intellec- tual Capital” (STEDIC) della Società Italiana dei Docenti di Ragioneria e di Economia Aziendale (SIDREA) coordinato dai curatori del volume. Pur nella consapevolezza che molteplici dibattiti possano essere intrapresi ana- lizzando le tematiche in esame, ciascun contributo di ricerca incluso nel pre- sente volume affronta un tema originale e di interesse per l’Economia Azien- dale. Da qui, tutti i contributi offrono una rinnovata prospettiva di studio, nonché nuove riflessioni ed evidenze scientifiche, tracciando un promettente solco per le future agende di ricerca sulle smart technologies, sulla digitaliz- zazione aziendale e sul capitale intellettuale.